Le Acque Minerali

image003

II lago di Piediluco è inserito in un sistema idrografico, caratterizzato dall’abbondanza delle acque, di cui 1 fiumi Nera e Velino, la Cascata del­le Marmore e lo stesso lago rappre­sentano solo le emergenze più spettacolari; infatti, nei dintorni di Piediluco l’acqua non è solo bellez­za e maestosità ma anche benesse­re.

A nord-ovest di Piediluco, vicino ai resti dell’antica città di Carsulae (sviluppa­tasi soprattutto dopo la costruzione della via Flaminia. che pone definitivamente tut­ta l’area sotto l’influenza di Roma), si tro­vano le rinomate Fonti di Sangemini. Già conosciute dai romani, sono particolarmen­te indicate nell’alimentazione infantile, nel­le convalescenze e per la cura dell’osteoporosi e dell’apparato digerente grazie al calcio contenuto, altamente assimilabile dall’organismo. Le stesse acque, che un tempo alimentavano le terme di Carsulae, oggi sgorgano in un parco situato a pochi chilometri dal centro di Sangemini, in un ambiente rilassante e incontaminato, do­minato dalla pineta e da querce secolari. All’interno del parco è sta­to tracciato un percorso della salute attrezzato per la pratica di esercizi gin­nici.

A Sangemini si trova an­che il Geolab (Museo La­boratorio di Scienze della Terra) nel quale è possibile per i visitatori capire e “sperimentare” con appa­recchiature interattive, come è nata la terra e qua­li siano i suoi “meccanismi”, compresi quelli che rendono questa zona ricca di acque minerali. Nelle vicinanze, non lontano da Acquasparta, si trova la Fonte Termale dell’Amerino. L’acqua che vi sgorga è cono­sciuta anche come “acqua di San France­sco”: la leggenda narra infatti che il santo la usasse per lenire i suoi dolori. Sempre nei pressi di Acquasparta molto co­nosciuta e apprezzata è anche la Fonte di San Faustino, mentre vicino a San Quirico si trova la Fonte del Tione, dalla quale sgor­ga la notissima Acqua Panna.

image001

Uno dei reparti del vecchio stabilimento Sangemini recentemente recuperati a centro congressi.