Madonna dell’ Eco

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Sulla riva del lago opposta a quella su cui sorge Piediluco, si eleva un grazioso monte chiamato Caperno, o anche comunemente Monte dell’Eco, perché possiede un’eco meravigliosa, capace di ripetere distintamente un intero endecasillabo. Rivestito di folta vegetazione, si specchia sul lago come un gigante fiero della sua bellezza, e sulla cima spicca la bianca statua della Madonna dell’Eco.

La statua realizzata dalla ditta Bertarelli di Milano in ghisa ottenuta dalla fusione delle armi della guerra di Etiopia è verniciata di bianco fluorescente, alta più di 2 metri e pesa 12 quintali.

Il cav. Giovanni Finali scrive così: “La bianca Madonnina che domina dalla cima del monte Caperno…fu lassù portata per volere del parroco dell’epoca Marchese Canali mons. Ludovico e del popolo perché proteggesse il lago e il paese di Piediluco. Nel mese di maggio 1911 avvenne tale traslazione sulla cima del monte. La statua fu ferita più volte da schegge della aviazione nemica durante la II guerra mondiale”.

Alla “Signora dell’Eco” durante questo secolo da poco compiuto vengono attribuiti vari nomi: “Bianca Vergine del Caperno”, “Patrona delle Acque”, “Santa protettrice del Monte, dei pescatori, di nuotatori, di barcaroli, agricoltori, ecc.”. Oggi, meta di pellegrinaggi è conosciuta come “Madonna dell’Eco” ed è raggiungibile a piedi in circa 40 minuti percorrendo il sentiero di montagna.

La comunità di Piediluco celebra la Festa della Madonna dell’Eco ogni anno il 15 di agosto. Si organizzano varie attività, la sagra del sarmerinù (pesce persico fritto e sul fuoco) e la sera alle ore 21 la processione notturna sul lago con le barche ed i battelli.

La Parrocchia di Piediluco organizza annualmente due pellegrinaggi e la celebrazione Eucaristica ai piedi della statua: l’ultimo sabato di maggio ed il sabato prima di 15 agosto.

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Processione

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