La Flora e la Fauna
Attorno al lago si può osservare una fascia discontinua di transizione tra quella terrestre e quella acquatica, la cui estensione varia in base alla conformazione della costa: tende ad assottigliarsi fino a scomparire dove la costa è molto ripida, mentre raggiunge anche i 200-250 metri dove la costa è bassa e piatta. Tale fascia, periodicamenteinondabile. ha le caratteristiche di un prato paludoso, ricco di specie vegetali, molte delle quali di rilevante interesse geobotanico. Il canneto segna con la sua presenza la zona sublitorale, compresa tra il livello inferiore medio delle acque e i 2-2.5 metri di profondità. Lo spessore del canneto può oscillare da pochi metri ai 50 delle zone palustri come nei bracci di Cornello e di Capolozza e nell’insenatura di Fonte del Prato. La vegetazione acquatica vera e propria presenta numerose specie di idrofite natanti e sommerse tra le quali ninfee, gigli d’acqua (nella foto), crescioni.
Boschi di salici e pioppi caratterizzano diverse parti della pianura che circonda il lago. Le aree alto-collinari sono occupate da fitte leccete. Frequente è anche la presenza del pino d’Aleppo. in particolare sui versanti più ripidi.
Per la fauna si segnalano diverse specie di uccelli acquatici tra cui svassi, folaghe. tuffetti, gallinelle d’acqua, germani reali, aironi e martin pescatori. Rondini montane, gheppi, poiane e il rarissimo biancone nidificano in quest’area. Istrici e cinghiali sono presenti nei boschi.
Le acque del lago sono ricche di pesce. Tra le specie ittiche indigene troviamo la tinca, il luccio, l’anguilla, la scardola e il cavedano. Tra quelle immesse nel lago al fine di ripopolarlo vi sono, invece, l’alborella, la carpa, il coregone, il persico reale e il persico sole. Non manca, infine, la trota, giunta dal Velino attraverso il canale immissario.
Ninfee e canne. | La scardola e il cavedano popolano il lago diPiediluco (foto di Massimo Lorenzoni). |