Il Crocifisso ligneo del Buon Gesù

Al centro dell’abside del Santuario di San Francesco troneggia il crocefisso ligneo venerato sotto il titolo di “Buon Gesù” (sec. XV). La tradizione vuole che il simulacro fosse destinato ad un’altra chiesa, ma durante il viaggio verso Leonessa i buoi che trainavano il carro si fermarono davanti alla chiesa di San Francesco in Piediluco e non vollero proseguire nemmeno il giorno dopo. I piedilucani interpretarono l’episodio come un segno divino, così dopo alcuni giorni il crocifisso venne collocato nella chiesa conventuale.

Lasciando intatto il valore della tradizione sembra più plausibile che l’origine della devozione al “Buon Gesù” sia da ricondursi all’Osservanza francescana, una corrente di pensiero interna all’Ordine che si proponeva di tornare a vivere la Regola sanfrancescana alla lettera e senza adattamenti secolari. Questa linea di principio fu promossa da personaggi di spicco dell’Ordine come san Bernardino da Siena († 1444) e il beato Bernardino da Feltre (†1494), i quali furono autorizzati a predicare nelle città italiane promuovendo l’equità sociale e la pace tra le fazioni. Le due “colonne” osservanti ebbero modo di transitare per Piediluco e predicare tra la sua gente. I cicli di prediche duravano anche intere settimane ed erano accompagnati da riti e gesti accessori volti a suscitare il pentimento dei peccati, la penitenza e il digiuno per scongiurare le malattie e le calamità naturali.

Da allora il Buon Gesù è il patrono della comunità di Piediluco e ha accompagnato nei secoli la devozione dei fedeli divenendo un valido punto di riferimento sociale, culturale e religioso. Viene festeggiato ogni anno il 14 di gennaio e le iniziative in suo onore fanno ritornare nel paese i piedilucani che vivono altrove e tantissima gente che partecipa alle varie manifestazioni (taverna, celebrazioni, processione, concerti, ecc.). Molto gradite dalla gente sono le ciambelle benedette distribuite per tutto il periodo della festa.